Il Paesaggio nell'Ottocento
Nel Settecento e nell'Ottocento, la Natura entra nell'Arte con la sua possente vitalità .
I paesaggi del Settecento erano realtà utopiche che vedevano uomo e natura vivere armoniosamente, operando con razionalità . Il Romanticismo porta con sé una nuova idea del Paesaggio, vissuto soggettivamente e attraverso le sue emozioni.
Si sviluppava l'idea che l'arte per indagare il vero dovesse trasmettere delle senzazioni. Primi esponenti di questa nuova visione furono J. Constable e J. B. Corot, le loro opere cariche di significati emotivi aprirono la strada all'Impressionismo.
Furono artisti come Turner e Van Gogh a portare ad un'evoluzione dell'idea di realtà generata da un'impressione: tutto ciò che ci circonda non può essere espresso attraverso concetti razionali, determinati e delimitati, ma attraverso visioni, che sono inevitabilmente filtrati dalla soggettività .
La Natura diventa l'atelier dell'artista
L'artista romantico, quando dipinge, si immerge nella Natura, così da poter cogliere sfumature, colori, contrati di luce ed ombra. Il paesaggio va osservato direttamente e in maniera soggettiva: proprio per cogliere l'istante, il Dipinto del Paesaggio viene realizzato velocemente. Così, a perderne sarà la cura nel dettaglio ma a vantaggio di un'attenzione maggiore alla luce, all'ombra e alle condizioni climatiche.
Paesaggi di collina e di montagna
Montagne, colline, distese, foreste, valli e paludi acqusiscono, così, la capacità di dar vita a sentimenti di incanto e, al tempo stesso, di paura.
Il paesaggio, dunque, non è più solamente un ambiente benevolo, ma provoca nell'uomo emozioni contrastanti di attrazione e terrore, come frutto del conflitto interno tra razionalità ed irrazionalità .
La maestosità delle montagne e delle colline, la geometria non omogenea diventano, così, fonte di attrazione e di sgomento, al tempo stesso, conquistando un ruolo da protagonista nella pittura romantica.
I paesaggi marini
Anche il mare diventa nell'Ottocento uno dei soggetti favoriti dai pittori romantici, rappresentando perfettamente il contrasto tra libertà e solitudine. La mancanza di limiti e il vincolo dalla rigidità sociale diventano, dunque, motivo di attrazione. Il paesaggio marittimo non è semplice da dipingere su tela: è sempre in movimento e nessuna onda è uguale ad un'altra. Diventa, così, fondamentale per gli artisti romantici basarsi sul loro stato d'animo per dipingerlo, attraverso pennellate intense e veloci, al tempo stesso.